mercoledì 4 dicembre 2013

La prima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi

Il 26 novembre 2013 si è svolta, presso l'aula consiliare della città di Seregno, la prima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Ecco cosa è successo.

Il 26 novembre 2013 il Sindaco di Seregno, Giacinto Mariani, ha convocato i consiglieri delle scuole di Seregno: tema della seduta “cittadinanza e costituzione”.

Il sindaco dei ragazzi, Andrea Bassi delle scuole Mercalli, ha dato il benvenuto a noi consiglieri e, prima di iniziare a parlare di cittadinanza, ha dato inizio alle votazioni per eleggere il vicesindaco, che è risultato Federico Brenna della scuola Sant’Ambrogio, e del rappresentante della stampa, Riccardo Trabattoni delle scuole Manzoni.



Prima di dare la parola agli avvocati presenti, un alunno delle scuole Don Milani ha fatto un’interpellanza al Sindaco dicendogli che nella loro scuola mancavano le sedie: il sindaco, allarmato, è andato subito a cercare di risolvere il problema.

Gli avvocati presenti hanno poi spiegato alcuni aspetti giuridici della Costituzione che è la legge fondamentale per tutti gli Stati e hanno specificato che non è il libro, ma che è il contenuto a chiamarsi così. 
La Costituzione italiana nasce nel 1948 ed è composta da 139 articoli che parlano dei diritti e doveri del cittadino, ad ogni diritto corrisponde un dovere e viceversa.
Nell’articolo 1 si dice che l’Italia è una democrazia, ovvero è governata da un insieme di persone elette dal popolo tramite il voto. Per essere votati occorre esporre il programma di governo nella campagna elettorale del proprio partito in modo convincente. 
La campagna elettorale è composta da molteplici iniziative, complessivamente la spesa deve rientrare nel budget stabilito dal partito. Possiamo dire che la campagna elettorale è una sorta di pubblicità al partito e ai suoi candidati. 


La seduta è continuata con una simulazione di Consiglio comunale, dove i ragazzi hanno discusso su come spendere il denaro a disposizione per diverse attività che coinvolgevano la cittadinanza intera.

Nel frattempo è stata risolta la questione del numero di sedie della scuola don Milani: il Sindaco di Seregno ha spiegato che ha mandato alle scuole Don Milani delle sedie prese dal magazzino comunale e che avrebbe cercato di risolvere questo problema.

La prima seduta del consiglio comunale dei ragazzi è così terminata alle ore 12.00.

Federico Bolis




domenica 1 dicembre 2013

Cosa scegliere?

Mio padre è un imprenditore: possiede una ditta dove si producono articoli di ferramenta e accessori per il mobile. Mia madre invece si occupa della casa e della famiglia e collabora part-time con il papà.

D:  Papà sei soddisfatto del tuo lavoro ?
Papà:  Edo come ben  sai, il mio è un lavoro di grande responsabilità. Sono a capo dell’azienda di famiglia, creata ormai più di cinquant’anni fa da tuo nonno Carlo Mauri, la ditta Maco, dove produciamo articoli di ferramenta e accessori per  il mobile. E’ un lavoro molto interessante e gratificante, anche se in questi ultimi anni attraversati dalla crisi economica mondiale, i problemi da affrontare sono molteplici. Nonostante tutte le difficoltà che ogni azienda privata e autonoma deve affrontare, sono molto soddisfatto del lavoro che svolgo, soprattutto per il fatto di poter prendere  in modo assolutamente autonomo e indipendente le decisioni migliori per l’azienda.

D: Mamma, sei soddisfatta del tuo lavoro?
Mamma:  Io mi sono occupata fin dalla nascita dei tuoi fratelli, e poi dalla tua, della casa e della famiglia. Mi sono preoccupata di accudirvi e di seguirvi nel vostro cammino di crescita. Sono molto soddisfatta di quanto ho svolto, visto che sia tu che i tuoi fratelli siete dei ragazzi intelligenti e responsabili ed anche molto bravi a scuola. Da qualche tempo poi aiuto part-time anche il papà nella sua attività. Svolgo un  lavoro d’ufficio, che ho praticato anche appena diplomata, che mi piace molto perché mi permette di stare a contatto con tante persone con le quali oltre al rapporto di lavoro, si creano spesso anche rapporti di amicizia e di cordialità. Questo mi gratifica molto personalmente e completa il mio ruolo di mamma casalinga.

D: Papà hai scelto tu di svolgere il tuo lavoro?
Papà: Fin da quando ero piccolo andavo molto spesso nella vecchia fabbrica del nonno e mi è sempre piaciuto vedere le macchine che stampano la plastica, piuttosto che i torni all’opera e ho sempre pensato di continuare l’attività iniziata da mio padre. Infatti dopo le scuole superiori, mi sono dedicato a questo lavoro. Inizialmente ho seguito e imparato le tecniche di produzione e tutto ciò che veniva svolto in ufficio, per avere una visione globale di ciò che significa gestire una azienda. Poi dopo qualche anno di esperienza, ho preso il comando della stessa insieme al mio socio .

D: Mamma, hai scelto tu di essere casalinga?
Mamma: Da quando mi sono diplomata fino alla nascita dei tuoi fratelli maggiori ho sempre lavorato in ufficio nell’azienda di papà. Poi diventata mamma, mi sono dedicata per mia scelta alla vostra crescita e di questo sono molto contenta. Ora, che riesco a conciliare sia il lavoro d’ufficio che il lavoro di casalinga, sono molto soddisfatta delle mie scelte.

D: Papà e mamma, che lavoro avreste preferito fare?
Papà: Come ripeto, sono molto soddisfatto del mio lavoro, ma se avessi potuto avere un’altra possibilità, penso che avrei fatto il pilota di auto, visto che mi piace molto la velocità.
Mamma: Sono contenta della mia attuale attività anche se avrei voluto imparare più lingue straniere che invece non conosco. Magari avrei potuto lavorare per aziende e viaggiare di più per il mondo…


D: Voi genitori, avete un’ idea di ciò che dovrei fare io da grande ?
Papà e mamma: Secondo noi devi decidere tu quello che vorrai fare da grande. Devi poter svolgere un lavoro che ti piace e che ti gratifica qualunque esso sia. Se poi vorrai scegliere di continuare l’attività di famiglia per noi sarebbe una grande soddisfazione e un onore. 

Edoardo M.