venerdì 22 novembre 2013

Ritorno al futuro

Riviviamo le scelte scolastiche che i nostri genitori hanno compiuto prima di noi e che fra poco anche noi ragazzi dovremo compiere.
Nella seguente intervista mio papà racconta come ha fatto a scegliere prima la propria scuola superiore e poi anche il lavoro. Il testo evidenzia come in noi possano nascere passioni contrastanti che ci mettono a dura prova per quella che poi sarà la "grande scelta".

D: Ciao papà, sto facendo un lavoro per la scuola, mi chiedevo se avessi cinque minuti per rispondere ad alcune domande?
R: Certo, inizia pure.

D: Riguardo alla scuola superiore, eri indeciso come me quando eri ragazzo?
R: Ero molto indeciso perché ero uno dei pochi che aveva scelto un liceo, la maggior parte aveva scelto scuole professionali o istituti tecnici, quindi ero un po' spaventato.

D: In quanto all'indirizzo in base a che criterio avevi scelto?
R: Alle medie mi piaceva la matematica: era la mia materia preferita e quindi ho scelto lo scientifico. Ho seguito la mia passione.

D: Trovi che sia più difficile scegliere oggi o quando tu eri ragazzo?
R: Oggi ci sono più indirizzi e quindi è più difficile scegliere: d'altro canto la scelta ai tempi era "più obbligata": se ti piaceva matematica c'era uno scientifico e se non volevi fare latino c'era ragioneria.

D: I tuoi genitori ti hanno in qualche modo obbligato nella scelta del liceo? 
R: No mai. Le decisioni di questo tipo spettavano a me e io dovevo ripagare la loro fiducia con i buoni voti e l'impegno come del resto anche tu dovrai fare.

D: Ti sei pentito della tua decisione? 
R: Con gli anni le mie materie preferite sono diventate italiano e latino ma il liceo scientifico dà una buonissima preparazione anche nelle materie di carattere umanistico e letterario.

D: Mi consiglieresti una scuola in particolare?
R: Io ti lascio libero di fare ciò che vuoi anche se per uno indeciso come te consiglierei il liceo scientifico tradizionale dove si fa un po' di tutto così puoi guardare con più calma al futuro.

D: Futuro, tu come hai deciso il tuo lavoro?
R: Anche qui, purtroppo, ero indeciso tra medico e giornalista. Ma alla fine ha prevalso la mia mia passione per la scrittura e per la lettura.

D: Due lavori molto diversi...
R: Si, è vero, erano due aspirazioni molto contrastanti ma vedrai che succederà anche a te.

D: Ti piace il tuo lavoro?
R: Sono felice di aver realizzato il mio sogno e mi piace ancora oggi svegliarmi alla mattina e raccontare le vicende che interessano i cittadini e informarli su ciò che accade nel mondo.

Federico B.