martedì 12 febbraio 2013

Viaggio ad Atene

Atene è una città magnifica e particolare. È circondata dalle montagne ma con uno sbocco sul mare e la varietà di paesaggi è il suo punto di forza e la sua caratteristica.

Il Partenone
Il Partenone è la sua prima attrattiva turistica ma è stato rovinato dai saccheggi e dalle gru che lo stanno momentaneamente restaurando. Invece è meno famoso ma molto bello il tempio di Athena Nike dedicato alla dea stessa.
Dal retro del Partenone si apre una terrazza da cui si può vedere la città dall’alto. Quello che colpisce qualsiasi turista è che la città è gigantesca ed è composta da una miriade di case tutte bianche. Se poi si vede il tramonto vi assicuro che è uno spettacolo indescrivibile.

Il tempio di Atena Nike
Consiglio di fare un giro più approfondito della città con il bus scoperto a due piani che vi porterà a vedere e vi spiegherà, grazie all’audio guida, tutto ciò che un turista appassionato e intraprendente desidera. La cosa che meglio rappresenta Atene sono i suoi quartieri.
I più tipici sono Monastiraki, la Plaka e Singtagma.
Il primo è un mercato di antiquariato che per gli appassionati di monete è un occasione unica. La Plaka è molto famosa per i suoi ristoranti, con tavoli e sedie che a volte si “arrampicano” anche su gradinate, e per i locali. Sintagma è la piazza principale dove si svolge anche il cambio della guardia con i soldati vestiti con i materiali e i colori del folklore locale. Una curiosità: le guardie hanno un gonnellino con 450 pieghe e devono stirarlo da soli!
Monastiraki

I prodotti locali non mancano e sono molto influenzati dalla cultura orientale. Il cibo è molto speziato con il cumino e i piatti tipici sono la mussaka, una specie di pasticcio di melanzane, il souvlaki, degli spiedini, le salsicce speziate, il giros pita una specie di kebab e per dolce non c’è una vera specialità ma di solito essi sono al miele. La feta é il formaggio locale per eccellenza. Una cena o un pranzo in un bel ristorante costa al massimo 20€.
Anche i saponi vengono prodotti in svariati colori e profumi. Un oggetto non molto conosciuto che tutti i Greci hanno è una specie collana con cui giocare che funge da antistress.
Moussaka

Ma il popolo greco è penso la particolarità vera e propria. Senza le loro battute, la loro simpatia e la loro positività Atene perderebbe quel non so che di magico. Con gli Italiani poi sono specialmente a loro agio e si esprimono più apertamente. Così ho capito che lì ognuno è ospitale, solare e socievole. Chi avrà la fortuna di imbattersi in qualche simpatico e chiacchierone abitante capirà cosa c’è che non va veramente in Grecia perché non c’è solo la crisi e i telegiornali su certe cose tacciono.

Nicolas, un tassista ormai da molti anni nel settore, dice che ormai Atene è diventata così pericolosa che nessuno esce più di casa se non per necessità primaria. Gente che uccide per un pezzo di pane, succede ed è proprio successo veramente! Quindi la crisi non riguarda solo la mancanza di soldi ma anche la sicurezza per i cittadini. È rinata la criminalità organizzata e nessuno la combatte perché anche la polizia sembra essere crollata come l’economia.
Piazza Sintagma
Quest’uomo di quarant’anni può essere considerato un eroe perché ha tre figli, una moglie e un lavoro che sicuramente non gli frutta abbastanza soldi e lo fa girare per il mondo tenendolo lontano dalla sua famiglia perché stando solo Atene non riuscirebbe a portare a casa un centesimo. Ma non si lamenta, anzi si ritiene fortunato e pur sapendo che il futuro non sarà limpido non vuole lasciare la sua Nazione perché gli piace il suo cibo e vuole allevare i suoi figli dove lui è stato cresciuto. Dice che anche il turismo sta calando perché le televisioni rappresentano questo Paese come una nazione devastata dall’odio e dalla guerra. La gente ci crede. Non si vede un americano o un inglese perché la BBC è quella che dà più allarmismi inutili.
Nicolas non è l'unico eroe ma solo uno degli eroi che popolano questo Paese meraviglioso: ve lo posso garantire e giurare. Atene è sicura! Andate in Grecia, dove l’unico rischio è di non voler più tornare a casa!

Federico B.