venerdì 16 novembre 2012

La storia del tennis


La storia del tennis parte da molto lontano. Immagini di uomini che si lanciano una palla con le mani e oggetti con manici e telai simili a racchette sono giunti a noi dall'epoca greca e romana, persino da arabi e spagnoli, dall'Oriente e dalle popolazioni dell’India.
Fin dai tempi passati, il tennis era uno  sport praticato da persone benestanti e persino da nobili e re, che si affrontavano in emozionanti partite senza una tecnica ben definita.
In seguito il tennis si diffuse anche nelle  corti d'Europa e veniva raccontato  da poeti e scrittori.
Nell'800, e anche dopo, il tennis si diffuse in Inghilterra dove veniva praticato come passatempo nei momenti liberi della giornata.  Questo sport veniva praticato con gli abiti di  tutti i giorni.
Il maggiore Wingfielf fu il primo a stabilire alcune regole per la pratica del tennis: per esempio i giocatori dovevano stare ai lati opposti della rete lanciandosi la palla l'un l'altro e cercare di portare l'avversario all'errore. Il campo era rettangolare e delimitato da righe. L'errore avveniva quando l'avversario tirava al di fuori di esse, tirava in rete oppure se la palla faceva due rimbalzi nel campo dell’avversario.
Una partita viene vinta quando uno dei due giocatori si aggiudica 2 set su 3. Il set è composto da sei games e per aggiudicarsi un game bisogna fare 4 punti. La partita ha una durata illimitata. 
Nella seconda metà dell'800 si svolsero i primi campionati individuali del tennis.
Il primo campionato si svolse a Wimbledon e parteciparono 22 giocatori: ancora oggi è il torneo più famoso del mondo.
Dal 1900 il tennis si diffuse in tutto il mondo. Vennero organizzati altri tornei di grande importanza come il Roland Garros a Parigi, gli US Open in America, gli Australian Open e i BNL d’Italia.

Alessio B.