martedì 13 novembre 2012

Visione di morte


Autunno, novembre 1998.
Un pittore famoso di nome signor Johnson, dopo una esposizione di quadri, venne criticato e umiliato in pubblico da un critico d’arte a proposito del suo stile pittorico.
Il pittore, furioso e pieno d’ira, decise di assassinarlo. Per fare in modo che nessuno lo scoprisse, Johnson nascose il critico d’arte e la tela nel suo laboratorio di cui nessuno sapeva l’ esistenza.
La sera seguente il pittore, guardando il telegiornale, apprese che sfortunatamente i giornalisti avevano ripreso la loro lite.
Johnson, furioso, spense la televisione, andò nel suo laboratorio e squartò il cadavere.
Raccolse il sangue del critico in una ampolla che utilizzò per intingere il pennello e si mise all'opera. Lavorò tutta la notte.
Arrivata l’ alba l’opera era conclusa: “Un lavoro stupendo” disse tra sé e sé.
Il giorno seguente giunsero dei poliziotti a casa del signor Johnson per indagare sull'omicidio, ma non trovarono traccia del cadavere. L’aiutante del detective Guess, Jacob, incuriosito, mentre esplorava la casa si ritrovò una porta misteriosa davanti, senza esitare entrò e vide il cadavere squartato e la tela dipinta.
Intimorito corse giù dalle scale, raggiunse il commissario e gli raccontò tutto.
Il detective decise di agire all'alba con una pattuglia, preoccupati per la ferocia del pittore assassino.
Il giorno seguente, all'alba, si presentarono davanti alla casa, sfondarono la porta ma non trovarono nessuno, solo il cadavere del critico e al muro un nuovo quadro.
L’ ispettore incuriosito si avvicinò e rimase pietrificato: nell'immagine era raffigurato lui stesso all'interno della stanza che, mentre guardava il quadro, veniva pugnalato alle spalle dal pittore.

Elisa R.